martedì 11 novembre 2008

La nudità


La nudità, sovente legata a scherzi di cattivo gusto, si vede ridicolizzata da atteggiamenti e situazioni grottesche.
È oggetto di commerci, e con ipocrisia e per profitto si incitano gli uni a esibirsi e gli altri a “guardare”.

Lo sguardo non sa più apprezzare questa meraviglia che è il corpo umano nudo. Lo percepisce a pezzi e, soffermandosi sui difetti, dimentica d’ammirare la naturale bellezza dell’insieme.

Con il rifiuto di accettare la nudità come realtà originale, l’essere umano sembra rimproverare alla natura d’averlo creato tale!

Chi accetta la nudità e l’ama, l’apprezza e osa difenderla, rischia d’avere la sgradevole sensazione d’essere considerato vizioso, squilibrato o bizzarro.

È possibile che inizialmente chi accede alla nudità, in filigrana, sia attirato dalla “trasgressione”, dal “proibito”. L’abitudine porta però ben presto ad avere un altro atteggiamento in merito.

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